Nella cultura anglosassone, ogni occasione è buona per organizzare una challenge, una sfida, che poi è più un confronto, un momento di condivisione, dove coinvolgere amici, parenti, colleghi, quando è importante fare informazione e aumentare la consapevolezza su un determinato tema. E quello dello spreco alimentare non fa eccezione.
I fatti parlano chiaro: americani e inglesi svettano nella classica del food waste mondiale. In particolare, nel 2021 gli Stati Uniti, secondo l’ultimo report dell’organizzazione non profit ReFED, hanno prodotto 91 milioni di cibo in eccesso (+ 4,8 rispetto al 2016) e il cibo sprecato è stato pari al 38%.
Tra gli chef che ci stanno mettendo la faccia c’è Max La Manna, che come presentatore su BBC Earth, dove è protagonista della serie Revolution: Food, e dai suoi canali social invita i fan a mettersi alla prova in una “7 day no food waste challenge”. Che sia lui a proporla non è un caso: è vegano, ambientalista e attivista per il clima e nel 2020 il suo primo libro More Plants Less Waste è stato premiato come Most sustainable Cookbook al Gourmand World Cookbook Awards. Tra le sue pagine, suggerisce anche come realizzare prodotti per la pulizia della casa partendo dagli scarti di agrumi e propone addirittura uno schema per una sfida di 21 giorni a zero rifiuti. Da allora è diventato il low-waste chef per eccellenza. I suoi piatti infatti sono semplici e di ogni ingrediente utilizza tutto il possibile, dalle foglie ai gambi. È appena uscito anche il suo secondo libro You can cook this! Sempre all’insegna del suo mantra “Più sapore, meno cibo sprecato”.
Vale la pena quindi seguire i suoi canali social e soprattutto le regole chiave della sua 7 day no food waste challenge.
1 La battaglia allo spreco parte dal supermercato, perché c’è la tendenza ad acquistare sempre di più di quello che serve. Fate la spesa in modo consapevole, partendo da una lista, e cercate di consumare tutto, o quasi, di quello che avete ancora a casa, prima di rifare rifornimento.
2 Conservare i cibi nel modo giusto è fondamentale. Secondo La Manna però sono tante le persone che hanno delle lacune in merito, con il rischio di far maturare la frutta troppo velocemente o far andare a male le verdure. Patate, pomodori, aglio e cetrioli non andrebbero mai messi in frigo, ma tenuti a temperatura ambiente. Mentre verdure a foglia lunga o erbe aromatiche andrebbero tenute a bagno come i fiori. Idem per il pane: meglio affettarlo, metterlo sottovuoto e tenerlo in frigo, se non pensate di finirlo entro qualche giorno.
3 Dopo una cena con la famiglia, è normale avere degli avanzi, ma se avete l’abitudine di cucinare sempre in grandi quantità, scegliete un giorno alla settimana in cui programmate di mangiare e finire tutto quello che è avanzato durante la settimana. Sarà la famosa cena degli avanzi!
4 Il freezer è un grande alleato e quasi tutte le verdure si prestano a essere congelate (meglio ancora se prima messe sottovuoto, eliminando l’ossigeno che causa l’ossidazione). I modi per utilizzarle sono tanti: le verdure acquose potete usarle per una vellutata dopo averle scongelate; se vi sono avanzate delle erbe aromatiche, come salvia o rosmarino, unitele a una emulsione di olio e aglio schiacciato e poi congelatele a cubetti nelle formine per il ghiaccio.
5 Portate in ufficio la vostra lunch box: un risparmio di soldi e un altro modo per utilizzare gli avanzi dei pasti casalinghi. L’ideale è congelarli già porzionati, così potete mangiarli in momenti diversi, senza dover fare una scorpacciata dello stesso piatto per più giorni di seguito, una volta tirato fuori dal freezer.
6 Mettete da parte gli scarti delle verdure che utilizzate, quelle parti che proprio non riuscite a usare, come le foglie esterne dei carciofi o dei finocchi, o la parte più dura del gambo degli asparagi, per preparare dei brodi, da riutilizzare per minestroni e risotti.
7 Il compost è un’altra strada per non sprecare nulla: gli avanzi di cibo possono diventare energia per le vostre piante. Esistono sistemi di compostaggio da tenere in giardino, che non occupano troppo spazio, ma anche da cucina, se vivete in un condominio.